L’unico edificio iscritto nel catalogo dei monumenti storici è la chiesa parrocchiale dei SS.Biagio e Maurizio che risale al XIV secolo, ma la cui struttura attuale è dovuta a Giovanni de Beltramello assieme a Pietro da Sigirno (1586).
Con la casa parrocchiale, il campanile e il portico che dà accesso al sagrato costituisce un complesso armonioso degno di attenzione. All’interno spicca il soffitto del presbiterio, ricco di pregevoli stucchi che incorniciano affreschi con evangelisti e padri della chiesa, opera di Francesco Bellotti o – secondo altre fonti – Bellotto (1719). L’altare maggiore, in marmo nero, con putti in stucco, è opera di Giovanni Battista Adami di Carona (1729). Pure degni di menzione un tempietto-tabernacolo posato sull’altar maggiore, scultura lignea e dorata, anch’esso dovuto al Bellotti, la cappelletta a destra della navata con un altare di marmi policromi e, nella nicchia sovrastante, una Madonna con il Bambino. Sulla parete sopra l’entrata sono stati riportati alla luce frammenti di un affresco del ‘400.